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L'archivio sonoro
Recentemente l'Associazione ha costituito un archivio sonoro, responsabile del progetto è Michele Musso. Alcuni dei brani raccolti vengono trascritti da Imelda Ronco e pubblicati sulla rivista Augusta. Le registrazioni che si intendono raccogliere non vogliono essere solo una testimonianza del passato, nelle quali si racconti esclusivamente della vita di un tempo. Oltre a queste testimonianze, importanti perché altrimenti destinate a sparire in silenzio, è importante raccogliere informazioni sulla vita di oggi, sulle attività lavorative, sul tempo libero, su come la modernità conviva con l'eredità dei walser e con la vita in montagna. L'intento è anche quello di fotografare la situazione linguistica della comunità issimese, dando spazio non solo al töitschu ma anche alle altre lingue veicolate dalla comunità.Ad Issime il plurilinguismo francese - italiano - piemontese - francoprovenzale (patois di Gaby) - dialetto walser è effettivamente esteso ad un'ampia fascia della popolazione, oltre ad essere storicamente attestato. Per raccogliere queste informazioni, interessanti dal punto di vista etnografico e linguistico, ci si serve delle lingue e dei dialetti che i nostri informanti scelgono di usare, comunque, privilegiando sempre la spontaneità e la familiarità delle registrazioni. Le prime registrazioni del töitschu risalgono al 1929 affettuate dal Prof. Gysling e dal Prof. Hotzenköcherle.
Il materiale raccolto è a disposizione di ricercatori e professori che indendano svolgere attività di studio.
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