la storia
La storia di Gressoney è strettamante legata alla comunità Walser di cui sono ancora vive la cultura, le tradizioni e la lingua.
Qui si parla ancora il titsch, dialetto di origine germanica.
I predecessori dei Walser furono gli antichi alemanni, tribù germaniche che nei secoli XI, XII e XIII abbandonarono i loro insediamenti vallesani (da questo nome deriva quello di "walser") e vennero a stabilirsi sul versante italiano del Monte Rosa, fondando piccoli centri sparsi. Nel XIII secolo, inviati dal Vescovo di Sion che aveva possedimenti in quelle valli, attraversarono il colle del Teodulo e raggiunsero l'alta Val d'Ayas e la Valle di Gressoney dove si insediarono stabilmente.
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Successivamente tutto il territorio di Gressoney fu dominato dai signori di Challand e di Vallaise.
Gli abitanti mantennero nei secoli i contatti con la loro terra d'origine e attivarono fiorenti scambi commerciali con la Svizzera e la Germania tanto che la vallata divenne nota come "la valle dei mercanti".
Le bellezze naturali di questa valle e i particolari usi e costumi della sua gente hanno attirato celebri visitatori già a partire dal XVIII secolo, ma è tra la fine dell''800 e l'inizio del '900 che Gressoney diventa una località di villeggiatura rinomata.
Questo sviluppo turistico è dovuto soprattutto alla presenza di Margherita di Savoia, sposa di Umberto I e regina d'Italia.
Vi soggiornò dal 1889 al 1925, durante i mesi estivi.
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